22/07/2022

Scoiattolo volpe – Tamia siberiano

By Agriambiente - Ferrara

Entro il 31 agosto 2019 era obbligatorio denunciare da parte di privati il possesso di animali esotici inseriti nella lista ufficiale delle specie esotiche invasive di interesse Unionale di cui vige l’obbligo di denunciarne la detenzione.

In base al Reg. UE 1143/2014 – Reg. di esecuzione (UE) 2016/1141 – Reg. di esecuzione (UE) 2017/1263 (aggiornato al 26/04/2019) iniziamo a trattare gli animali inclusi, per renderli più facilmente identificabili.

Scoiattolo volpe

Sciurus niger (on fence).jpg

Lo scoiattolo volpe (Sciurus niger), noto anche come scoiattolo volpe orientale o scoiattolo volpe di Bryant, è la più grande specie di scoiattolo arboricolo originario del Nord America. La lunghezza totale dello scoiattolo misura da 20 a 30 pollici (da 50,8 a 76,2 cm), con una lunghezza del corpo da 10 a 15 pollici (da 25,4 a 38,1 cm) e una lunghezza della coda simile. Hanno un peso compreso tra 1,0 e 2,5 libbre (da 453,6 a 1.134,0 g). Gli scoiattoli volpe sono rigorosamente diurni , non territoriali e trascorrono più tempo a terra rispetto alla maggior parte degli altri scoiattoli arboricoli. Sono ancora, comunque, agili scalatori. Costruiscono due tipi di case dette ” dreys “, a seconda della stagione. I secchi d’estate sono spesso poco più che piattaforme di bastoni in alto tra i rami degli alberi, mentre le tane invernali sono solitamente scavate nei tronchi d’albero da una successione di occupanti nell’arco di 30 anni. La convivenza di queste tane non è rara, in particolare tra le coppie riproduttive.

Tamia siberiano

Streifenhoernchen.jpg

Lo scoiattolo giapponese o tamia siberiana o borunduk o chipmunck (Tamias sibiricus Laxmann, 1769) è un mammifero roditore della famiglia degli Sciuridi. In Italia, la specie è stata segnalata nelle seguenti città: Gorizia, Martignacco (UD), Padova, Bussolengo (VR), Belluno, Bolzano, Trino Vercellese (VC), Genova, Valeggio sul Mincio e Roma. La specie è tipica delle aree boschive con ricco sottobosco: si adatta bene alla vita in ambienti antropizzati, come parchi e giardini pubblici e privati. Questo piccolo mammifero può raggiungere la lunghezza di 17 cm (dei quali tra gli 8 e gli 11 cm spettano alla coda) e pesare fino a 125 g. Si tratta di animali onnivori: si nutrono principalmente di semi vari e frutta a guscio, anche se occasionalmente mangiano insetti e frutta (molto graditi sono i lamponi, le more, le fragole ed i mirtilli).

Fonte: Wikipedia

In fine ricordiamo che la denuncia di possesso è obbligatoria ai sensi del decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 230, che adegua la normativa nazionale al regolamento (UE) n. 1143/2014 sulle specie esotiche invasive; queste, infatti, con l’entrata in vigore del decreto, non possono essere detenute, allevate, commercializzate, cedute, scambiate, o poste in condizione di riprodursi e nemmeno rilasciate in ambiente. I possessori di animali da compagnia appartenenti a specie esotiche invasive, non utilizzati a scopo commerciale, possono continuare a custodirli fino a fine vita a condizione di denunciarne il possesso al Ministero dell’Ambiente entro i termini stabiliti dal decreto e di adottare opportune misure per impedire la fuga degli animali e per impedirne la riproduzione. Per la denuncia basta compilare, con l’eventuale aiuto del proprio veterinario, il modulo (937.13 KB) e inviarlo al Ministero dell’Ambiente. L’attestazione dell’invio, tramite PEC, fax o raccomandata, autorizza automaticamente il proprietario a continuare a detenere il proprio animale da compagnia. La ricevuta della PEC, fax o raccomandata attesta l’avvenuta denuncia.

Da: Regione Emilia Romagna