Il canale ripulito dai rifiuti grazie a volontari, Polizia provinciale e Consorzio di Bonifica
“Una bella sinergia in campo ambientale è avvenuta ieri a Ferrara, grazie a otto volontari che non si sono risparmiati e al Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara”. Sono le parole di commento del comandante della Polizia provinciale, Claudio Castagnoli, a conclusione di un’operazione di recupero rifiuti, avvenuta sulle sponde del canale lungo la via Cembalina in località Spinazzino.
Tutto è partito da una volontaria, Laura Felletti Spadazzi, che ha ricevuto da parte di un cittadino ambientalista la segnalazione che nella pulizia del fondo del canale con le sponde in cemento, una parte del fango scavato nel corso di lavori a cura del Consorzio, stava per essere riversato sulla sponda verde adiacente coprendo dei rifiuti plastici, e non solo, precedentemente lasciati sul posto da ignoti.
“Ho avvisato la Polizia provinciale – dice Laura – che ha riscontrato l’immediata disponibilità del Consorzio di sospendere temporaneamente i lavori per consentire un recupero preventivo dei rifiuti prima che venissero seppelliti da quanto rimosso dalla Cembalina”.
Otto persone per due ore e mezza hanno raccolto plastica e rifiuti vari sulla ripida sponda del canale che costeggia via Cembalina, riempendo una ventina di sacchi grandi colmi in particolare di plastica, in gran parte ridotta in piccoli pezzi a seguito di precedenti sfalci avvenuti negli anni precedenti senza rimuovere i rifiuti.
Sono stati raccolti anche oggetti ingombranti, come un cestello di lavatrice, uno pneumatico, pezzi di metallo, pannelli in cartongesso e di gomma espansa, un asse da stirare e anche un paio di sci.
Tutti i rifiuti sono stati fotografati, geolocalizzati e ne è stata informata Hera.
“Plaudo a questo primo esperimento di collaborazione per la tutela dell’ambiente che è fra le linee principali del Consorzio – afferma il direttore Mauro Monti – e da questo importante incontro, in accordo con la Polizia provinciale, cercheremo di iniziare con il nuovo anno a dare sistematicità e programmazione, ogni volta che ci sarà possibile, a questa forma di cooperazione per quel bene unico che è l’ambiente nel quale viviamo”.
Da Estense.com